Verbale incontro nazionale Digiuno per la Pace del 26.08.2024
Presenti:
Renato Pauletto (Portogruaro – Comitato Pace)
Chiara Salandin (Padova)
Annarita Giovagnoli (Roma – fraternità monastica di Fiumicino)
Antonio Dembech (Foggia – Capitanata dell’Arca)
Pietro Moretti (Alessandria – Movimento nonviolento)
Andrea Trentini (Rovereto – Centro Pace)
Rino Franzin ( Spinea VE – CDAT)
Carlo de Poi (Vittorio Veneto TV – Digiuno per Gaza)
Martina Malisani (Treviso)
Roberto Calligaris (Venezia – ANPI)
Carlo Giacomini (Venezia – Ecoistituto)
Franca Marcomin (Venezia – Donne in Nero)
Loris Trevisiol (Venezia)
Franca Zane (Venezia)
Rosa Maria Bertoldo (Venezia – ANPI)
Leone Giovanni (Venezia – Catania)
Bernardino Mason (Venezia – Pax Christi)
Giannarosa Marino (Venezia)
Hanno comunicato l’impossibilità ad essere presenti:
Paola Calzoni (Foggia – Capitanata dell’Arca)
Rita Lucchi (Pisa – Movimento Focolari)
Riccardo Nardelli (Bassano – Villa Angaran San Giuseppe)
Gianni D’Elia (Torino – Torino per Gaza)
Giulio Boschi (Bologna)
Sergio Serra (Spinea VE)
Abbiamo cominciato con un giro di presentazione e ricordando le varie iniziative. Antonio (Foggia )
ha ricordato che il gruppo di Capitanata dell’Arca ha continuato il digiuno anche quest’estate così
come fanno dallo scoppio della guerra in Ucraina e Carlo (Vittorio Veneto) ci fa sapere che hanno
organizzato una giornata di digiuno il 7 settembre e prevedono la partecipazione di un centinaio di
persone.
Siamo poi entrati nel merito dell’incontro ricordando i punti dell’OdG che ci eravamo dati per
l’incontro di oggi:
preparazione della giornata di digiuno nazionale del 30 agosto
ridefinizione degli obiettivi della campagna
organizzazione della giornata di settembre
Modalità di comunicazione della campagna
Ne è seguita una articolata discussione, si è valutato se inserire anche il conflitto russo ucraino tra
gli obiettivi, ci si è chiesti anche il senso della nostra azione visto che i conflitti si acuiscono invece
che andare verso un cessate il fuoco. Si è parlato dello stile ecumenico del digiuno e che lo stesso
può essere un’occasione di dialogo con le comunità Ebraiche e Palestinesi del territorio.
In conclusione si sono prese le seguenti decisioni:
- che la giornata del 30 agosto verrà fatta in sordina, cercheremo di dare evidenza delle
adesioni ma non siamo in grado di andare oltre;
2. di aggiungere tra gli obiettivi della campagna “il riconoscimento dello stato di Palestina” da
parte del parlamento. Si ritiene che come stato Italia, si debba uscire dall’ambiguità in cui si
è ora e che dare la dignità di stato ai Palestinesi darebbe loro la possibilità agire alcuni strumenti di diritto internazionale che oggi di fatto gli sono preclusi;
3. di realizzare la giornata nazionale di digiuno nell’ultima settimana di settembre, individuando la
settimana e non il giorno specifico lasciando così ad ogni gruppo la possibilità di organizzarsi.
Su quest’ultimo punto si sono fatte due ipotesi:
- realizzare una giornata di digiuno nazionale con presidio a Roma , davanti al parlamento, per il sostegno alla discussione parlamentare per il riconoscimento dello stato di Palestina (su questo però sappiamo che il 5 luglio c’è già stata una discussione parlamentare dove la maggioranza, con il sostegno di Azione e Italia Viva, ha respinto tutte le richieste dell’opposizione). Carlo e Giovanni sentiranno il comitato interparlamentare per Gaza al fine di verificare la fattibilità.
- Realizzare la giornata con presidi locali dove coinvolgere nel confronto i parlamentari dei territori.
Non sono ipotesi alternative, eventualmente si possono realizzare entrambe.
Nel caso vi siano le condizione per realizzare il presidio a Roma ci si convocherà tra 10-15 giorni per concordarne le modalità organizzative.
Per finire ci si è posti il problema se partecipare alla marcia ad Assisi del 21 settembre e la valutazione che si è fatta è che la stessa non è ancora chiaramente definita ed in questa incertezza forse non ne vale la pena, vista l’onerosità di tempo e di risorse economiche che bisogna spendere per parteciparvi. In ogni caso ci terremo informati reciprocamente per le valutazioni del caso.
Si è arrivati quindi alla conclusione dell’incontro senza che vi fosse la possibilità di affrontare l’ultimo punto.
Mi pare di aver riportato il tutto, nel caso abbia interpretato in modo errato le vostre parole o abbia dimenticato qualcosa vi prego di integrare.
Saluti di Pace
Bernardino Mason