MOZIONI PER LA PACE

MOZIONI PER LA PACE
Testi dei documenti

30 aprile 2024

LA PALESTINA E IL MEDIORIENTE TRA SVOLTE E RIVOLTE ... Incontro on line con AMJAD YAAQBA Mercoledì 1 maggio ore 18,30

 

LA PALESTINA E IL MEDIORIENTE TRA SVOLTE E RIVOLTE, CAPOVOLTE E GIRAVOLTE. CHE FARE? Incontro-dialogo con Amjad Yaaqba architetto laureato IUAV, già rappresentante dell'OLP nel Triveneto, esperto e dirigente in progetti di cooperazione in vari paesi del Mediterraneo.

MERCOLEDì 1 MAGGIO 2024

ORE 18,30




26 aprile 2024

CONSIGLIO COMUNALE DI SANTORSO - MOZIONE PER LA PACE con richiesta di CESSATE IL FUOCO - 15/4/2024


Il 15 aprile 2024 il Consiglio Comunale di Santorso ha approvato la proposta di deliberazione N. 16 Mozione PER LA PACE, presentata dal Gruppo di Maggioranza.


MOZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTORSO PER LA PACE A GAZA     15/04/2024

Il Consiglio Comunale, premesso che:

- molte zone del pianeta sono pervase da gravi tensioni tra stati e popolazioni che si

traducono in nuovi e terribili conflitti armati;

- che tali situazioni producono drammatiche crisi umanitarie caratterizzate da violenze

alimentate da una accelerata e inaccettabile corsa al riarmo;

- che tali conflitti continuano quotidianamente a determinare migliaia di vittime che si

aggiungono ad un lungo e tragico elenco di morte e dolore;

- che, in particolare, dal 7 ottobre, ad opera di milizie terroristiche di Hamas e altre fazioni, si

è innescata una catena di stragi che ormai da cinque mesi prosegue a Gaza ad opera

dell’esercito israeliano e che ha portato alla morte di più di 30 mila persone, in gran parte

civili, donne e bambini, ad oltre 60 mila feriti e a milioni di sfollati, schiacciati da una

situazione di isolamento e oppressione, che li costringe ormai alla fame e situazione

sanitaria catastrofica.

Considerato che:

- a fronte di questa situazione ogni essere umano si sente interpellato a solidarizzare con le

vittime e a riconoscere la necessità che venga posta fine a queste violenze intollerabili

- la sempre più diffusa mobilitazione di cittadini e della società civile evidenzia una forte

spinta a muoversi in questa direzione;

- è precisa responsabilità delle diverse istituzioni pubbliche – a partire dai livelli locali per

arrivare sino a chi a livello mondiale cura le sorti dell’intera umanità – promuovere

pronunciamenti e iniziative determinate a garantire la pace e il dialogo.

Richiamando:

- l’appello reiterato da gran parte della comunità internazionale per l’immediato “cessate il

fuoco umanitario” e per una non più procrastinabile azione diplomatica in grado di far

tacere le armi e creare le condizioni per un immediato soccorso delle popolazioni;

- le diverse azioni di sensibilizzazione e pressione politica, a partire da pronunciamenti

autorevoli di personalità pubbliche e religiose, dalle silenziose ma preziose azioni singole

come i digiuni individuali, per arrivare alle mobilitazioni che hanno portato milioni di cittadini

nelle piazze italiane a manifestare con grande forza il proprio desiderio di Pace.

 Visto che:

- il governo italiano può esercitare una propria azione politica e diplomatica e contribuire a

più ampie azioni dello stesso tipo da parte dell’Unione Europea, dando applicazione all’art.

11 della Costituzione, secondo cui “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla

libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”;

si chiede al Parlamento e al governo italiano di:

- dare corpo attivo e immediato ai già importanti e positivi propri pronunciamenti per il

cessate il fuoco;

- ribadire la necessità e promuovere tutte le azioni utili per ottenere subito il rilascio dei

prigionieri detenuti senza processo;

- promuovere e partecipare a una massiccia ripresa dei soccorsi alimentari e sanitari

innanzitutto, per il tramite delle organizzazioni internazionali deputate;

- promuovere e proporsi per la protezione delle popolazioni con la presenza di una forza

internazionale.

Condizioni tutte preliminari e fondamentali per consentire l’avvio di un successivo processo di

pacificazione di tutta l’area, coordinato dalle Nazioni Unite.

di seguito l'originale _





22 aprile 2024

FARE PACE - Incontro con l'Imam di Catania - MERCOLEDI' 24 APRILE ORE 18,30

 Continuano gli incontri ON LINE Zoom del gruppo "Digiunatori per la pace Venezia".

FARE PACE  

                              Ebrei e mussulmani, mondo arabo e Israele,                             prospettive di pace oltre i pregiudizi.

MERCOLEDI' 24 APRILE 2024 ore 18,30 solo online Zoom


https://us02web.zoom.us/j/87204529578?pwd=NHpIZlRZVlZvREFBaWI0Z2FNY0ZrQT09

Dialogo con Kheit Abdelhafid, Presidente della Comunità islamica di Sicilia, Vicepresidente dell’UCOII, Dip. Rapporti Internazionali e PR.

Di origini algerine, guida la moschea della Misericordia a Catania, la più grande di tutto il Meridione, inaugurata a fine 2012.



Kheit Abdelhafid - Imam della Mosche della Misericordia di Catania



18 aprile 2024

DICHIARAZIONE DI DIGIUNO

 Pubblichiamo l'appello al digiuno di Maurizio Taborelli da Brescia

DIGIUNO PER LA PACE

Il digiuno è un’azione nonviolenta. Il Movimento Nonviolento aderisce, propone e rilancia il Digiuno per la pace, “Fermate la strage! Cessate ogni fuoco!” che singole persone e gruppi locali stanno già attuando a staffetta dal 14 febbraio.

Il digiuno (noi suggeriamo a sola acqua, per uno o più giorni, secondo le possibilità di ciascuno) funge da formazione alla nonviolenza attiva, da preparazione ad una sofferenza maggiore che si potrebbe dover esperire nella lotta nonviolenta. Un addestramento che non punta alla forza fisica, come
per i soldati armati, ma alla forza interiore.
Provare nel proprio corpo il digiuno, costruisce un ponte invisibile, ma concreto, con i patimenti degli altri, e aiuta a vivere in prima persona la solidarietà con chi è vittima della guerra.
Fu Gandhi, per la prima volta nella storia, che utilizzò la pratica religiosa e tradizionale del digiuno come strumento di lotta politica. Oggi il digiuno riprende la sua dimensione di mobilitazione spirituale contro la guerra: un atto personale che muove una forza politica.

Le motivazioni che ci muovono per questo Digiuno per la pace sono: - Perché cessi il fuoco, ogni fuoco di guerra a Gaza, in Cisgiordania, in Israele, in Ucraina e in Russia, e in tutte le guerre in corso, spesso
dimenticate, in Africa, in Oriente, nel Sud del mondo, per fermare la carneficina in corso.
- Per l'immediato soccorso alla popolazione palestinese con forniture straordinarie di ciò che è necessario per la sopravvivenza (acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari) con l'attivazione di una protezione internazionale.

Chiediamo al governo italiano che si attivi:

1. per arginare l’escalation di stragi in atto dal 7 ottobre, per il “cessate il fuoco”, di ogni fuoco di guerra in Gaza, Cisgiordania, Libano e Israele e, prima di tutto e con urgenza, per fermare la carneficina nella Striscia di Gaza; 
2. per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e di tutti i prigionieri palestinesi civili detenuti senza processo;
3. per la tutela e il supporto degli operatori di pace e degli obiettori alla guerra, sia israeliani che palestinesi, e per il riconoscimento dello status di rifugiati politici a tutti gli obiettori e disertori russi,
bielorussi e ucraini;
4. per la costituzione e la preparazione dei Corpi civili di pace, forze non armate e nonviolente, in grado di intervenire nei luoghi di conflitto;
5. per promuovere iniziative di contatto, tavoli di dialogo e di confronto con e tra le popolazioni e organizzazioni civili delle parti in causa;
6. per l’adesione dell’Italia al Trattato per la messa al bando della armi nucleari, già ratificato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Abbiamo scelto di digiunare per non sentirci impotenti, perché di fronte a questa condizione drammatica, vogliamo farci domande, cercare la verità, controbilanciare la disinformazione che ci vuole preparare alla guerra come unica soluzione possibile.

Il digiuno è destinato ad agire sull’anima degli altri, e per questo il suo effetto è duraturo.
(M. K. Gandhi)

Per tutto questo, e per altri miei motivi personali, aderisco e comunico che digiunerò martedì16 aprile 2024.


Maurizio Taborelli - Brescia

15 aprile 2024

MAI INDIFFERENTI - VOCI EBRAICHE PER LA PACE

MAI INDIFFERENTI. VOCI EBRAICHE PER LA PACE

Per aprire un dialogo di pace costruendo ponti

Domenica 14 aprile i promotori dell'appello MAI INDIFFERENTI. VOCIEBRAICHE PER LA PACE, si sono incontrati, pubblichiamo il video dell'incontro

Clicca sull'immagine sul link qui sotto



MAI INDIFFERENTI. VOCI EBRAICHE PER LA PACE

 

Siamo un gruppo di ebree ed ebrei italiani che, dopo la ricorrenza del Giorno della Memoria e nel vivere il tempo della guerra in Medio Oriente, si sono riuniti e hanno condiviso diversi sentimenti: angoscia, disagio, disperazione, senso d’isolamento.

Il 7 ottobre, non solo gli israeliani ma anche noi che viviamo qui siamo stati scioccati dall’attacco terroristico di Hamas e abbiamo provato dolore, rabbia e sconcerto.

E la risposta del governo israeliano ci ha sconvolti: Netanyahu, pur di restare al potere, ha iniziato un’azione militare che ha già ucciso oltre 28.000 palestinesi e molti soldati israeliani, mentre a tutt’oggi non ha un piano per uscire dalla guerra e la sorte della maggior parte degli ostaggi è ancora incerta.

Purtroppo sembra che una parte della popolazione israeliana e molti ebrei della diaspora non riescano a cogliere la drammaticità del presente e le sue conseguenze per il futuro.

I massacri di civili perpetrati a Gaza dall’esercito israeliano sono sicuramente crimini di guerra: sono inaccettabili e ci fanno inorridire. Si può ragionare per ore sul significato della parola “genocidio”, ma non sembra che questo dibattito serva a interrompere il massacro in corso e la sofferenza di tutte le vittime, compresi gli ostaggi e le loro famiglie.

Molti di noi hanno avuto modo di ascoltare voci critiche e allarmate provenienti da Israele : ci dicono che il paese è attraversato da una sorta di guerra tra tribù – ebrei ultraortodossi, laici, coloni – in cui ognuno tira l’acqua al proprio mulino senza nessuna idea di progetto condiviso.

Quello che succede in Israele ci riguarda personalmente: per la presenza di parenti o amici, per il significato storico dello Stato di Israele nato dopo la Shoah, per tante altre ragioni. Per questo non vogliamo restare in silenzio.

Abbiamo provato forte difficoltà di fronte all’appena trascorso Giorno della memoria: non possiamo condividere la modalità con cui lo si vive se lo si riduce a una celebrazione rituale e vuota. Riconoscendo l’unicità della Shoah, consideriamo importante restituire al 27 gennaio il senso e il significato con cui era stato istituito nel 2000, vale a dire un giorno dedicato all’opportunità e all’importanza di riflettere su ciò che è stato e che quindi non dovrebbe più ripetersi, non solo nei confronti del popolo ebraico.

Il 27 gennaio 2024 è stato una scadenza particolarmente difficile e dolorosa da affrontare: a cosa serve oggi la memoria se non aiuta a fermare la produzione di morte a Gaza e in Cisgiordania? Se e quando alimenta una narrazione vittimistica che serve a legittimare e normalizzare crimini?

Siamo ben consapevoli che esiste un antisemitismo non elaborato nel nostro paese e nel mondo, ne sentiamo l’atmosfera e l’odore in questi mesi soprattutto dal 7 ottobre, quando abbiamo visto incrinarsi i rapporti, anche personali, con parte della sinistra. Ma ci sembra urgente spezzare un circolo vizioso: aver subito un genocidio non fornisce nessun vaccino capace di renderci esenti da sentimenti d’indifferenza verso il dolore degli altri, di disumanizzazione e violenza sui più deboli.

Per combattere l’odio antiebraico crescente in questo preciso momento, pensiamo che l’unica possibilità sia provare a interrogarci nel profondo per aprire un dialogo di pace costruendo ponti anche tra posizioni che sembrano distanti.

Non siamo d’accordo con le indicazioni che l’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha diffuso per la giornata del 27 gennaio, in cui viene sottolineato come ogni critica alle politiche di Israele ricada sotto la definizione di antisemitismo. Sappiamo bene che cosa sia l’antisemitismo e non ne tolleriamo l’uso strumentale. Vogliamo preservare il nostro essere umani e l’universalismo che convive con il nostro essere ebree ed ebrei.

In questo momento, quando tutto è difficile, stiamo vicino a chi soffre provando a pensare e sentire insieme.     

                                                                                                                                                                Fabrizio Albert, Rachele Alberti, Marina Ascoli, Massimo Attias, David Calef, Valeria Camerino,Giorgio Canarutto, Lucio Damascelli, Beppe Damascelli, Enrico De Vito, Annapaola Formiggini, Saby Fresko, Paola Fermo Fresko, Bice Fubini, Nicoletta Gandus, Adriana Giussani, Bella Gubbay, Joan Haim, Cecilia Herskovitz, Francesca Incardona, Stefano Levi Della Torre, Annie Lerner, Gad Lerner, Stefano Liebman, Samuele Menasce, Bruno Montesano, Guido Ortona, Bice Parodi, Laura Pesaro, Simone Rossi del Monte, Renata Sarfati, Stefano Sarfati, Eva Schwarzwald, Gavriel Segre, Simona Sermoneta, Shmuel Sermoneta Gertel, Susanna Sinigaglia, Sergio Sinigaglia, Stefania Sinigaglia, Deborah Taub, Jardena Tedeschi, Mario Tedeschi, Massimo Gentili Tedeschi, Sara Tedeschi Falco, Fabrizia Termini, Alessandro Treves, Claudio Treves, Roberto Veneziani, Serena Veneziani, Marco Weiss.

 

Hanno aderito:

Gabriele Aronov, Nicoletta Nechama Alberio, Antonella Caterina Attardo, Irene Agovino, Ugo Ascoli, Sabrina Angelini, Silvia Alessandri, Maria Alampi, Giuseppe Amato, Angiolina Arru, Elena Alberti, Serenella Angeloni, Stefania Albis, Silvana Appiano, Emilia Abelli, Pia Avolio De Martino, Emmanuele Allamani, Donatella Arcuri, Mietta Albertini, Maria Fausta Adriani, Paola Azzali, Lucia Andriolo Stag, Edith Bruck, Liliana Baldo, Daniele Baldo, Leda Bubola, Roberta Bartoletti, Grazia-Borrini-Feyerabend, Saverio Benedetti, Patrizia Bortolini, Claudia Beltramo Ceppi Zevi, Franco Bernardi, Giorgio Basevi, Laura Bigiarelli, Angela Bresciani, Anthony Gad Bigio, Manuela Bocchino, Loretta Bondì, Ugo Brunoni, Sandro Baldi, Elena Baldi, Danilo Barbieri, Marina Benveniste, Monica Balaudo, Maddalena Basevi, Gianfranco Bottoni, Piero Budinich, , Cristina Bettini, Piera Egidia Bouchard, Bruno Bastogi, Daniele Benaroio, Benedetta Basevi, Renato Benusiglio, Pierluigi Ballardini, Marina Beer, Roberto Battistini, Gisella Barroero, Emilio Battisti, Sara Bellettato, Laura Bosio, Stefano Bartolini, Graziano Borniotto, Edoardo Boni, Elisabetta Beria, Anna Canarutto, Paola Cavallari, Maria Teresa Callegari, Luca Colaiacomo, Andrea Corbella, Francesca Ceccherini Silberstein, Marzia Cattaneo, Tiziano Carradori, Paola Colombino, Fiorenza Cavicchioli, Rita Beatrice Cauli, Francesca Castelli, Giuseppe Ciaurro, Elide Chiampi, Alberto Caratelli, Antonella Cochi, Marta Chiesi, Paola Canarutto, Mariarosa Caldara, Cinzia Cardillo, Danilo Costantini, Miriam Camerini, Carlo Caponi, Maia Cornacchia, Giuliana Cuneaz, Danilo Costantini, Pietro Coerezza, Susanna Carbone, Luisa Cetti, Tiziana Coda, Adele Cocitto, Renata Colorni, Monica Campioli, Abertina Cuppini, Chiara Ciarlini, Anita Chieppa, Maria Rosa Caviglioni, Roberto Cavallini, Alessandra Cerchiai, Leonardo Coen, Stefano Coen, Luigi Capogrossicolognesi, Leandro Colli, Daniela Carbone, Isabella Colonnello, Vincenzo Cadoni, Dino Compagni, Tiziano Carradori, Maddalena Cavadini, Guido Celentano, Luca Cauda, Ludovico Cazzola Hofmann, Annina Chiarloni, Emanuele Coen, Anna Carpi De Resmini, Enrica Domeneghetti, Eleonora Dicati, Gianfranco De Nisi, Cecilia Del Fa, Isabelle Dehais, Giannino Di Tommaso, Donatella Di Cesare, Marco Di Castro, Luciana Di Battista, Claudia Della Seta, Dario Di Nepi, Brunella Di Simone, Giovanni D’Elia, Antonella D’Arma, Elettra de Salvo, Luciana De Georgio, Tommaso D’Alessio, Lodovica Danieli, Angelica Di Monte, Karin Dorrell, Grazia de Benedetti, Iris Deutch, Lello Dell’Angelo, Mario De Marchi, Angelica De Vito, Anna Grazia Del Monte, Maria De Giglio. Vittorio Epifani, Marina Ergas, Cecilia Edelstein, Federico Fubini, Anna Fagnoni, Simona Forti, Andrea Fubini, Alessandra Elda Falcone, Susanna Fresko, Francesca Romana Fiore, Alberto Fiz, Enrico Franco, Ida Finzi, Andrea Fioroni, Simonetta Focardi, Bruna Fortunato, Luca Fè d’Ostiani, Maria Mariannina Failla, Luciano Ferrara, Miresi Fissore, Mariavittoria Frigero, Donata Farneti, Lorenzo Feltrin, Giuliano Faccani, Orietta Ferrari, Alberto Fubini, Franca Fubini, Carla Forti, Cinzia Fogli, Maria Teresa Finzi Romagnoli, Lucia Fagnoni, Bice Fubini, Assunta Ferrari, Claudia Ferrandes, Francesca Fubini, Silvano Fuà, Roberta Foresta, Michele Frova, David Oscar Fischer, Ana Fitzpatrick, Carlo Fei, Giuseppe Falabella, Aldo Fera, Carlo Ginzburg, Ivano Gamelli , Bianca Maria Gabrielli, Gianni Gregoris, Giuseppe Gibin, Patrizia Gernini, Anna Gaiba, Liliana Gandus, Silvia Godelli, Sylvie Galante, Gabriella Guerci, Lorenzo Gobbi, Elena Gaetti, Carmela Giametta, Maria Rita Grazioso, Franco Maria Giovannini, Nella Guasco, Simonetta Gottlieb, Roberto Gulli, Paola Ghisotti Azzali, Marta Gaia, Stefano Gandolfi, Veronica Gandolfi, Jolanda Gigli, Paola Golzi, Franco Ghidini, Maria Geramb, Lia Gallichi, Fabia Garatti, David Gentili, Mauro Gentili, Vittorio Gambinotti, Giuseppe Girgenti, Jane Hughes, Maria Elisa Heusch, Dalbert Hallenstein, Simonetta Heger, Henri Gabriel Haim, Sveva Haertter, Roberta Ioli, Micol Incardona, Patrizio Innamorati, Franco Isman, Pietro Jona, Emilio Joma, Paolo Jedlowsky, Stefania Jaher, Alberto Jona, Meyer Journo, Giovanni Jona-Lasinio, Giovanni Leone, Fabrizio La Rosa, Nathan Levi, Paola Leoni , Giovanna Liotta, Andrea Lombardi, Franco Lattes, Lucetta Levi Momigliano, Bianca La Monica, Giovanni Levi , Estella Luzzati, Sonia Lenti, Donatella Lupo, Roberto Luzzati, Giorgio Levi, Liisa Liimatainen, Danielle Levy, Maria Antonietta Lusi, Maurizio Lichtner, Clelia Lorrai, Fernanda Lupinacci, Sergio Lattes, Israel Rodolfo Lichtner, Marijke Languasco Noevers, Mirella Muia, Manlio Massa, Flavio Massa, Giorgio Mieli, Piergiorgio Minazzi, Liliana Madeo, Paolo Mascilli, Magda Mercatali, Pierpaolo Mastroiacovo, Elena Maria Milazzo Covini, Luigi Mancuso, Josette Molco, Piero Morpurgo, Ludovica Muntoni, Chiara Milano, Gaddo Morpurgo, Gabriele Modigliani, Sara Modigliani, Francesco Muscolino, Anna Masturzo, Antonio Manca Graziadei, Domenico Mangiola, Beppe Manni, Veronica Menghi, Alessandra Mondello, Maria Barbara Massimilla, Giovanna Majno, Luigi Mastaglia, Gabriella Monti, Celine Menghi, Claudia Martini, Fabio Mencarelli, Sante Mozzato, Mario Manzon, Francesco Masut, Lucia Martegi, Sergio Mangiapane, Maria Antonietta Macciocu, Michela Mannucci, Claudia Molducci, Ester Rita Modena, Lucia Mazzer, Amelia Massetti, Maria Grazia Mele, Oreste Magni, Maria Rosaria Mariano, Maria Pia May, Franco Meloni, Giacomo Meloni, Claudio Melis, Giorgio Mosci, Franco Nanni, Piero Nissim, Simona Nissim, Gino Nardini, Dario Nistri, Alessandro Natalini, Norma Naim, Nicoletta Nechama Alberio, Gianni Oropallo, Giacomo Ortona, Sergio Ottolenghi, Laura Ottolenghi, Laura Onesti, Teresa Ossella, Daniela Ottolenghi, Laura Ottolina, Ferruccio Osimo, Mariateresa Ottavio, Antonio Prete, Dima Platz-Fontanive, Tamar Pitch, Paola Pasqua Di Bisceglie, Piero Pelù, Francesca Preziosi, Andrea Pedol, Giulia Pisciarelli, Isabella Pancheri, Andrea Parrino, Domenico Pazzini, Tecla Pizzino, Angelo Claudio Palozzo, Daniela Panzieri, Marina Piazza, Margherita Pascucci, Stefania Portaccio, Marcella Pepe, Laura Palini, Anna Maria Piussi, Simonetta Polacco, Ester Pinton, Paolo Pini, Claudia Paganelli, Rosangela Pesenti, Rossella Perugi, Andrea Proto Pisani, Laura Politi Tarantelli, Simona Podestà, Roberta Persieri, Marco Pierro, Francesca Pennisi, Paola Pecco, Barbara Pagnin, Carlo Pietra, Elisabetta Pellarin, Aldo Papaleo, Stefano Poli, Gabriella Puppo, Serena Pinto Rordorf, Barbara Penzo, Domenico Pizzini, Angelo Pirastru, Paola Parolari, Rosalia Provenzano, Luciana Paperetti, Fabio Pinzi, Gisella Pizzoli, Luciano Pulcrano, Fulvia Premoli, Catia Palladino, Maria Pia Quagliozzi, Lucilla Rava’, Orietta Rossipinelli , Emily Sue Rosner, Daniela Radaelli, Riccardo Rosetti, Francesca Rambaldi, Luciana Rebecchi, Patrizia Rigoni, Gigliola Rovasino, Roberto Ricci, Maria Carla Romiti, Chiara Rossi, Massimiliano Righi, Marina Romani, Ariela Riva, Patrizia Rigoldi , Laura Rigo, Giuseppe Reitano, Fabrizio Repetto, Cristina Rossi, Augusto Rossari, Francesca Rossi, Carmela Rescina, Jennifer Rowley, Guido Rigatti, Gavriel Segre, Roberto Saviano, Marzia Santori, Margherita Sestieri, Daniele Santini, Gioconda Spinelli, Elena Spinelli, Marco Solari, Alessandro Senaldi, Stefano Sotgia, Silvia Staudacher, Liana Spalletti, Lucia Andriolo Stagno, Nerina Scopinaro, Emanuela Sestieri, Scilla Sonnino, Emilio Sacerdoti, Renato Scuffietti, Renata Spiezio, Daniela Scotto di Fasano, Sandra Saviolo, Paolo Samoggia, Italo Spinelli, Diego Sabbi, Ivana Staudacher, Marta Sereni, Catia Sonetti, Aldo Sachero, Donato Speroni, Mario Somà, Alessandro Sechi, Claudia Scott, Fausto Sacerdote, Sara Scalia, Alessandro Soria, Mila Spicola, Loredana Soderini, Stefano Salmi Sandri, Giovanni Scalabrini, Giulio Sani, Marc Silver, Daniele Speciale, Paola Scarpa, Luigi Savoia, Paul Sears, Andreas Steiner, Eleonora Stillitani, Waltraud Sattler, Michele Sacerdoti, Massimiliano Salvini, Virginia Tommasone, Giovanna Tornello, Livia Tagliacozzo, Antonio Tagliacozzo, Michele Tosco, Roberta Tazzioli, Arturo Tagliacozzo, Elena Tredici, Lorenza Torri, Marina Trad, Andrea Tabarroni, Angela Terenzio, Silvia Tagliacozzo Balit, Annantonia Turturro, Livio Tenca, Davide Terracini, Daniele Tagliacozzo, Antonio Tagliaferri, Gianna Terni, Susanna Tagliacozzo, Giulia Trio, Massimo Turchetta, Simona Toscano, Costantino Trapani, Claudio Tosi, Gianna Unzio, Maria Ulisciani, Amabile Villa , Rosalba Volpi, Giancarla Venturelli, Aldo Villagrossi Crotti, Franco Voghera, Sandro Ventura, Daniele Varsano, Antonio Vannugli, Silvio Wolf, Elisabeth Vassay, Mariel Vespa, Adriana Valabrega, Enrica Valabrega, Maco Vignati, Fabrizio Valbonesi, Giuseppe Vulcano, Micael Zeller, Claudia Zaccai, Francesca Zampieri, Dario Zanasi, Susy Zanardo, Luigi Zuppardi, Pietro Ioly Zoratti, Flavia Zucco, Savina Zanardo, Davide Filippo Zevi,Claudio Zucchetti

 

Per ulteriori adesioni 

maiindifferenti6@gmail.co


13 aprile 2024

VERSO L'ARENA DI PACE

 Verso l'Arena di Pace, azioni e riflessioni delle associazioni per la pace della città Metropolitana di Venezia, è il Convegno organizzato da Coordinamemto Metropolitano IN MARCIA PER LA PACE a Mestre, presso l'Istituto BERNA di Mestre.

Oggi si è tenuto l'incontro con le associazioni per la pace. All'ordine del giorno questi interventi:















12 aprile 2024

CARLO E BERNARDINO SI FERMANO. Continua il digiuno a staffetta

CARLO E BERNARDINO SI FERMANO. 

Continua il digiuno a staffetta.

CHIUDE IL PRESIDIO DI MARGHERA.

Come preannunciato nel verbale della riunione del Coordinamento nazionale dei gruppi di digiuno per la pace di martedì scorso, Bernardino informa il gruppo che il digiuno lungo, iniziato con Carlo, il 14 febbraio, si concluderà Sabato 13, Giovanni, che ha iniziato il digiuno lungo il 1 marzo, continuerà fino al 29 aprile, termine della Pasqua ebraica. Antonio, del gruppo di Foggia, inizierà con un digiuno settimanale a partire dal 14 aprile.

---------- ○ ---------

Pertanto i presidi settimanali di via Palladio a Marghera, e di via Venezia a Mestre nei week end, chiudono definitivamente.

Il digiuno di tutti quelli che vorranno aderire, compresi, Carlo, Bernardino, continua con le modalità a "STAFFETTA".

Vi invitiamo a preannunciare il vostro digiuno tramite la compilazione del form di Google.

L'informazione  e la comunicazione continueranno sulla chat di WhatsApp e sul Blog.


VIDEO dell'incontro DIRITTO E STORTO - con Marco Mascia di mercoledì 17 aprile

DIRITTO ..... E STORTO, La certezza del diritto e l'incertezza del giudizio tra nozioni e nazioni. 
INCONTRO CON MARCO MASCIA

(ringraziamo Giovanni Leone per la pubblicazione su Ytali.com)


Link per la visione del video:


Marco Mascia è professore di Relazioni internazionali all’Università di Padova, dove è 
- titolare della cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace”, 
- membro del Consiglio direttivo del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, di cui è stato direttore per dieci anni (2008-2018), 
- presidente della Laurea magistrale in Human Rights and Multi-level Governance, 
- direttore della Rivista “Peace Human Rights Governance”, 
- vicedirettore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli, Cattedra Jean Monnet di "Sistema politico dell’Unione europea", 
- responsabile del Centro europeo di eccellenza Jean Monnet, 
- membro del Comitato di monitoraggio e valutazione della sperimentazione del contingente dei Corpi Civili di Pace presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri.



11 aprile 2024

VIDEO dell'incontro con la rappresentante dell'associazione Amici di NEVE SHALOM e WAHAT EL-SALAM del 27 marzo

Pubblichiamo il video dell'incontro con la rappresentante dell'associazione italiana amici di NEVE SHALOM e WAHAT EL-SALAM il 27 marzo 2024.

Neve Shalom (in ebraico נװה שלום?), conosciuta anche come Wāħat as-Salām (in arabo واحة السالام?Wāħat as-Salāmè un villaggio cooperativo abitato da arabi palestinesi ed ebrei israeliani. È stato fondato da Bruno Hussar a ovest di Gerusalemme nel 1972 su un terreno preso in affitto dal monastero di Latrun. Attualmente il villaggio è composto da una cinquantina di famiglie.

Entrambi i nomi ufficiali significano "oasi della pace", in quanto il villaggio è nato con l'obiettivo di dimostrare che è possibile la coesistenza pacifica tra ebrei e palestinesi sulla base di una mutua accettazione. Neve Shalom esprime praticamente questa visione attraverso varie attività.

Immagine del Villaggio

Per chi volesse avere maggiori informazioni può cliccare su questo link dell'associazione: https://www.oasidipace.org/

Ricordiamo che liberamente ogni singolo digiunatore che ha accolto l'invito del gruppo Digiunatori per la pace, offre un contributo -volontario- indicativamente (10 euro) per ogni giorno di digiuno, che raccolti vengono devoluti all'associazione italiana amici di Neve Shalom e Wahat el-Salam per il Progetto Programma di Aiuti Umanitari per gli ospedali di Gaza

 DONA QUELLO CHE NON CONSUMI DIGIUNANDO PER LA PACE

Finora sono stati fatti già due versamenti per un ammontare di 2300,00 euro.

Riportiamo la mail di ringraziamento che ci ha inviato l'associazione Italiana Amici di Neve Shalo e Wahat El-Salam):

------------------------------------------------ % -----------------------------------------------------

cari amici, 

vi rispondo a nome del nostro consiglio direttivo e del Villaggio di Neve Shalom Wahat al Salam. 
GRAZIE davvero di cuore per il bonifico e per il vostro supporto. Il nostro grazie è anche qui in allegato.
Invieremo a breve la vostra donazione al Villaggio, unendola alle altre che abbiamo ricevuto per questo Programma di Aiuti. 

Abbiamo seguito tramite quanto uscito sulla stampa la vostra iniziativa a Venezia, e ci ha molto colpiti. 

Purtroppo, come forse saprete, non è stato ancora autorizzato l'ingresso nella Striscia di Gaza al dr Raid e al suo gruppo, per la consegna degli aiuti. Ma stanno preparando tutto il necessario in modo da essere pronti non appena arriverà l'autorizzazione, speriamo il più a breve possibile. 
Vi inoltro, su questo, di seguito l'ultima newsletter che avevamo inviato. 

Vi chiedo infine se avete piacere di essere inseriti nella nostra mailing list?
Un saluto molto cordiale, 
Giulia, per l'Associazione


VIDEO DELL'INCONTRO

per aprire il video, clicca qui o nel link sotto

 https://youtu.be/oZbZNQ9yG5w


buona visione.

VERBALE dell'incontro del 09.04 -Coordinamento Nazionale Gruppi digiuno per la pace

Pubblichiamo il verbale della riunione del COORDINAMENTO NAZIONALE DEI GRUPPI DIGIUNO PER LA PACE.



Presenti: Paola, Antonio, Miriam – Foggia, Pietro – Alessandria, Valeria - Perugia, Lucio – Padova, Giovanni – Catania, Rita – Pisa, Giannarosa, Rino, Carlo, Massimo, Bernardino – Venezia, Andrea – Rovereto.


08 aprile 2024

Video incontro con Stefano Levi della Torre

 Pubblichiamo il video dell'incontro con Stefano Levi Della Torre, tratto da Italy.com, articolo del nostro amico Giovanni Leone che ringraziamo.


Clicca sull'immagine per vedere il video dell'incontro

TESTO DELLA MOZIONE per il Parlamento e PETIZIONE online

APPELLO AL PARLAMENTO E AL GOVERNO per dare protezione alla popolazione di Gaza


clicca qui per aprire la petizione

oppure clicca su questo link

https://www.change.org/p/appello-al-parlamento-e-al-governo-per-dare-protezione-alla-popolazione-di-gaza-a981a89b-c89e-4ceb-9078-c26a2a8a5ece

MOZIONE PER IL PARLAMENTO CON LE PRIME ADESIONI


link per scaricarla in pdf

 https://drive.google.com/file/d/1H9RQR448pj_QpolKwfDDIaESiRi47l3n/view?usp=sharing

VIDEO DELL'INCONTRO-DIALOGO con Manuela Dviri

link del video dell'incontro:
Ringraziamo Giovanni Leone che lo ha pubblicato su Ytali.com

https://ytali.com/2024/04/19/la-pace-si-puo-conversazione-video-con-manuela-dviri/

modifica wikitesto]

*)  MANUELA DVIRI _Trasferitasi da Padova a Tel Aviv in Israele nel 1968, si è sposata con un israeliano. Si è laureata in letteratura inglese e francese all'Università Bar-Ilan e ha iniziato la carriera professionale come insegnante nelle scuole superiori e, più tardi, in un istituto per bambini mentalmente ritardati. In seguito ha lavorato all'Istituto di Scienze Weizmann nel campo delle relazioni internazionali. Il 26 febbraio 1998 il figlio Yonathan, che prestava servizio nell'esercito israeliano, fu ucciso durante un conflitto con Hezbollah. A lui Manuela Dviri ha dedicato l'opera teatrale Terra di latte e miele (shabbat), messa in scena da Ottavia Piccolo per la regia di Silvano Piccardi[1]. Oggi è giornalista e scrittrice e vive dividendosi tra Italia e Israele.

La guerra del Libano e la Campagna delle "Quattro Madri"

Mentre era ancora in corso il conflitto nel Libano, durante la settimana di lutto per la morte del figlio Yonathan (26 febbraio 1998), Manuela Dviri esprime il suo dissenso alla politica del governo e rilascia le prime dichiarazioni sulla inutilità e la stupidità di una guerra condotta fuori dai confini del paese pubblicando tre infuocate lettere di protesta indirizzate all'allora primo ministro Benjamin Netanyahu. Dopo pochi mesi lascia il lavoro all'Istituto di Scienze Weizmann per dedicarsi completamente alla sua personale campagna per la vita e contro la guerra, chiedendo pubblicamente il ritiro dell'esercito israeliano dal territorio libanese. La campagna, ricordata in Israele come quella delle “Quattro Madri”, comprende diverse azioni di protesta, compreso un sit-in di quindici giorni davanti alla Residenza del Presidente d'Israele Ezer Weizman. La campagna contro la guerra in Libano è coronata dal successo. Nel 1999 Ehud Barak, a capo dell'opposizione, dichiara che, se eletto, farà ritirare l'esercito israeliano dal Libano, cosa che avverrà l'anno seguente. Sono questi gli anni in cui diviene nota in Israele fino ad essere segnalata dal popolare quotidiano Yediot Aharonot come una delle 50 donne che hanno più influito nella storia dello Stato di Israele.

Attività giornalistica

A seguito dei fatti del Libano Manuela Dviri inizia una intensa attività di giornalista e scrittrice. Scrive per le testate israeliane MaarivYediot Aharonot e Haaretz. Nel 2000 pubblica (in ebraico) il libro di racconti Beizà shel shokolad (L'uovo di cioccolata) e racconti e poesie in varie raccolte. Nel 2001 inizia la sua collaborazione con il Corriere della Sera dove pubblica il "Diario da Tel Aviv" e nel 2004 con Vanity Fair con il quale pubblica interviste, storie, reportage da Israele e oltre[2]. Nel 2009 è una dei sessanta giornalisti italiani intervistati da Mariano Sabatini per la pubblicazione Ci metto la firma! La gavetta dei giornalisti famosi.[3]

Da Vita nella terra di latte e miele a Un mondo senza noi

La sua attività nel campo teatrale inizia nel 2002, quando incontra Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi. Dietro loro richiesta scrive, in collaborazione con Silvano Piccardi, una pièce teatrale dal titolo Terra di latte e miele, in cui una donna ebrea israeliana dialoga e soffre con le sue amiche palestinesi e rievoca i fantasmi del suo passato. Terra di latte e miele viene prodotto dal 2003 al 2005 da La Contemporanea con l'interpretazione di Ottavia Piccolo con Enzo Curcuru e la regia di Silvano Piccardi, con successo di pubblico e critica. Nel 2004 è pubblicato Vita nella terra di latte e miele, un libro corale che raccoglie, oltre alla pièce teatrale, anche la sua testimonianza personale e quella dei suoi compagni di avventura, italiani e israeliani. Nel 2003 gli articoli del “Diario da Tel Aviv” del Corriere della Sera vengono raccolti nel libro La guerra negli occhi. Nel 2009 alcuni suoi testi sono inseriti nel documentario distribuito da RAI Trade Diari del Novecento. Dal 2013 al 2015 ha lavorato alla stesura del libro Un mondo senza noi, uscito in Italia il 13 gennaio 2015 per l'editrice Piemme con introduzione di Gad Lerner e riedito nel 2017 con Mondadori. Dopo una vasta ricerca tra gli archivi di famiglie ebraiche in Europa e in Israele, il volume racconta storie inedite e drammatiche di ebrei italiani negli anni della Shoa.[4]

"Saving Children" e le altre iniziative umanitarie

Il Centro Peres per la Pace a Jaffa (Tel Aviv), dove ha sede il progetto "Saving Children"

La sua attività per la pace, mai interrotta, comprende, dopo il ritiro dal Libano e l'inizio dell'Intifada, moltissime iniziative di collaborazione attiva e continua con i palestinesi. La creazione di vari progetti trasversali (israelo-palestinesi), dei quali il più importante è “Saving Children” un progetto che si occupa dei bambini palestinesi malati che non possono essere curati, per mancanza di fondi o strutture, dalla sanità palestinese. Iniziato nel novembre 2003, “Saving Children” è frutto della collaborazione con il "Centro Peres per la Pace" con organizzazioni mediche israeliane e palestinesi, pediatri israeliani e palestinesi e grazie ad un consistente aiuto finanziario italiano (proveniente in gran parte dalle regioni italiane[5]). Il progetto è riuscito a curare e ad operare fin ad ora 10000 bambini palestinesi, in quattro diversi ospedali israeliani[6]. Manuela Dviri è anche la promotrice di una linea di moda israelo/palestinese “Shalom Banot” (in ebraico) o “Salam Banat” (in arabo),cioè “Pace tra donne” in cui donne israeliane producono camicie in collaborazione con donne palestinesi che le ricamano. Le camicie sono state vendute in Israele, nei negozi del partner israeliano “Comme il faut”, con molto successo. L'8 giugno 2014 era parte della delegazione israeliana all'incontro di pace tenutosi in Vaticano tra Papa Francesco, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli e i presidenti di Palestina e Israele Abu Mazen e Shimon Peres.

Le proteste contro il governo e il 7 ottobre 2023

Proseguendo la sua attività giornalistica e di pacifista, nel 2023 è iniziata la collaborazione con il settimanale Oggi per raccontare le proteste della popolazione israeliana contro il governo di Benjamin Netanyahu, manifestazioni cui ha preso parte attivamente.[7] Dopo il "sabato nero" del 7 ottobre 2023 e l'inizio del conflitto contro Hamas, gli interventi sui giornali e sulle televisioni italiane sono diventati quotidiani, per raccontare da Tel Aviv quanto stesse succedendo in Israele. "Diario da Tel Aviv" su Il Fatto Quotidiano [8]; interviste per L'Unità e per Il Corriere della Sera [9]; servizi su La 7[10]RAIPorta a PortaTG3.

 *) tratto da Wikipedia

INCONTRO COORDINAMENTO NAZIONALE GRUPPI DIGIUNATORI PER LA PACE 7 MAGGIO 2024

  incontro del 07.05 ore 21 coordinamento nazionale gruppi digiuno per la pace   Verbale   Presenti: Lucio Barizza – Padova, Giuliano Giovan...