Coordinamento Nazionale Digiuno per la Pace, verbale incontro del 14.01.2025
Presenti:
Sergio – Venezia
Rita – Pisa
Chiara – Padova
Paola – Foggia
Carlo – Venezia
Bernardino – Venezia
Miriam – Foggia
dopo averci ricordato reciprocamente le attività che i vari gruppi svolgono siamo entrati nel merito dell’azione di Digiuno.
Emerge dalla discussione che la pratica di Digiuno ha due genesi diverse questo ne determina il sentire di ciascuno.
Abbiamo l’esperienza di Capitanata dell’Arca di Foggia, che ha iniziato la pratica a staffetta del digiuno ancora nel 2023, ben prima degli eventi di Gaza, come azione di supporto e testimonianza alle varie azione di Pace agite sul territorio. Da allora un gruppo costante di 10-12 persone si turna, a staffetta, nella pratica del digiuno (un giorno a settimana ciascuno) come pratica di resistenza.
Diversa è l’esperienza del gruppo di Venezia che nasce e parte con un digiuno lungo e che ha il focus sul cessate il fuoco a Gaza.
Questa finalizzazione, soprattutto se si dovesse raggiungere questo risultato a breve, ci chiede di chiudere questa fase con una azione conclusiva e di passare oltre.
Abbiamo citato le due esperienze come rappresentative delle varie esperienze di digiuno per la Pace che si sono sviluppate in Italia.
La discussione prosegue cercando di fare sintesi tra le due esigenze. Si riafferma la necessità di continuare a testimoniare il nostro agire per la anche attraverso il digiuno, sia il gruppo di Foggia che il gruppo di Pisa hanno in programma iniziative per la Pace che accompagneranno con il digiuno e la preghiera, ma si riconosce anche l’importanza di attivare una iniziativa di rottura, di chiusura per il digiuno nato con l’obbiettivo “Cessate il Fuoco”.
Per questa seconda opzione emerge l’idea di concluderlo con una settimana da farsi verso la fine di Aprile o i primi giorni di Maggio, con un presidio in piazza a Roma, di fronte al parlamento, con un digiuno a sola acqua, per chiedere allo stesso di attivarsi per il riconoscimento dello “Stato di Palestina”
Alla fine si decide di concentrarsi su tre ipotesi possibili di continuazione dell’esperienza di questo coordinamento:
Chiudere con l’iniziativa della settimana a Roma
Mantenere un coordinamento light come occasione di confronto delle testimonianze
Chiudere l’esperienza nazionale ed ogni gruppo continua in autonomia nelle forme che ritiene più opportune.
In conclusione si decide di procedere come segue:
verificare la fattibilità di realizzazione della settimana davanti al parlamento a Roma contattando le associazioni nazionali e capire con loro se sono interessate ad appoggiare questa iniziativa e quindi di farsi carico dei contatti con i parlamentari e con la stampa.
Ci dividiamo quindi i compiti nel seguente modo:
Carlo cerca DiBattista che con la sua associazione ha raccolto le firme per la legge di iniziativa popolare per il riconoscimento dello stato di Palestina depositata in parlamento;
Bernardino parla con Pax Christi
Rita si sente con Economia Disarmata
Se acquisiremo pareri positivi da questi soggetti parleremo con la Rete Pace e Disarmo perché l'iniziativa venga fatta propria
Si cerca di verificare il più velocemente possibile le disponibilità delle associazioni indicate e ci si dà appuntamento a Martedì 25 febbraio alle ore 21 per fare il punto della situazione.
In ogni caso si decide, nel caso comunque non si raggiungano le condizioni di fattibilità, di mantenere il coordinamento nella forma light (incontri 2 o 3 volte l’anno) per un confronto delle esperienze.
Mi pare di aver fatto sintesi ma se avessi omesso qualcosa o non fosse chiaro vi prego di integrare
Saluti di Pace
Bernardino
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