Fermate le stragi, cessate
ogni fuoco,
Io DIGIUNO PER LA PACE
per dire basta a queste stragi
Fermate le stragi, cessate
ogni fuoco,
Io DIGIUNO PER LA PACE
per dire basta a queste stragi
incontro del 07.05 ore 21 coordinamento nazionale gruppi
digiuno per la pace
Verbale
Presenti: Lucio Barizza – Padova, Giuliano Giovannini –
Rovigo, Franca Zane – Mestre, Donatella Marcasini – Pisa, Giovanni Leone
-Venezia e Catania, Pietro Moretti – Alessandria, Sergio Serra – Venezia,
Vincenzo Franzin – Venezia, Antonio Dembech – Foggia, Elisabetta Xausa –
Venezia, Maria Corvelli – Foggia, Miriam – Foggia, Enza Paola Cela – Foggia,
Carlo Giacomini – Venezia, Paola Calzoni – Foggia, Caterina Tono – Padova,
Cecilia Cortesia – Venezia, Franca Marcomin – Venezia, Giannarosa Marino –
Venezia, Laura Rebesco – Venezia, Massimo Corezzola – Venezia
La campagna di Digiuno per la Pace sta proseguendo trovando
sempre nuovi gruppi aderenti: Oltre ai gruppi noi noti (Alessandria, Torino,
Pisa, Foggia, Catania, Venezia, Padova, Rovereto e Bergamo), si è
costituito un nuovo gruppo a Brescia (Movimento Nonviolento), è partito un gruppo a Rovigo e altri due
gruppi, uno a Montegrotto Terme (PD) ed un altro a Santorso (VI) con la
partecipazione dei consiglieri comunali oltre che di un nutrito gruppo di
cittadini a sostegno delle mozioni proposte e approvate nei consigli comunali e
per sensibilizzare ad un percorso di Pace. Si sta costituendo un nuovo gruppo a
Bassano (VI)
Nel Veneto siamo arrivati a 5 comuni che hanno approvato una
Mozione (Mira-VE, Montegrotto Terme-PD, Noventa di Piave-VE, Santorso-VI e
Venezia) ed altrettanti che l'hanno in discussione nei prossimi giorni (dei
comuni di cui ne siamo a conoscenza). Anche il consiglio Regionale del Veneto
ha votato la Mozione per il cessate il fuoco.
I dibattiti e gli incontri di approfondimento sono così
tanti che non riusciamo a darne conto.
L' appello al parlamento è stato sottoscritto da 1700
persone.
Alcuni gruppi accompagnano il digiuno con un presidio
permanente (Pisa “ogni giovedi in
silenzio per la Pace” e a Mestre ogni venerdì presidio sotto il municipio per
il “cessate il fuoco”).
Il gruppo di Foggia celebra un anno di digiuno a staffetta
con questo mese di maggio.
Dopo questo veloce riassunto delle varie iniziative ci siamo interrogati sul come proseguire la campagna, se proseguire la campagna, come darne visibilità e quali siano gli obiettivi.
Le idee emerse sono molteplici e articolate.
Ci si è detti di finalizzare la campagna al boicottaggio
delle banche che investono in armamenti, di lavorare per il sostegno ai
candidati pacifisti alle elezioni europee, di proseguire con la petizione e di
individuare una giornata di digiuno comune a tutta la rete nazionale. Di far
corrispondere la giornata di digiuno nazionale con una presenza a Roma in cui
consegnare la petizione ai parlamentari facendoci aiutare dall’intergruppo
parlamentare per la Pace coordinato da Laura Boldrini, prevedere la giornata
verso la fine di maggio o i primi di giugno. Sostenere l’iniziativa con una
lunga marcia a Piedi, oppure raggiungere a piedi, da Venezia, Verona, in
occasione di Arena di Pace il 18 maggio. E’ stato riaffermato che l’obiettivo
del digiuno è il “Cessate il fuoco” ed il raggiungere una Pace giusta basata
sul diritto, sui diritti. Chiedere a Papa Francesco di proclamare una giornata
di digiuno per la Pace.
Altre opinioni dicono che si è dato testimonianza attraverso
il digiuno ma ora è opportuno chiudere tutto e altri invece hanno proposto
di mantenere la rete, rivalorizzarla
durate l’estate, rilanciare campagne e azioni dopo l’estate in particolare a
sostegno della campagna sul disarmo nucleare.
Dopo questa articolato confronto si sono prese le seguenti
decisioni:
• Ci siamo
incontrati come digiunatori, questo è stata un’occasione di speranza per molti
e quindi è importante continuare a mantenere la rete ed i contatti che si sono
creati.
• Dopo aver
valutato la non fattibilità di alcune iniziative come la marcia verso Arena o
una marcia a sostegno della chiusura della campagna di digiuno, ci si è
concentrati nella giornata di digiuno conclusiva della campagna con una consegna pubblica dell’appello a Roma. La
giornata individuata è mercoledì 29 maggio con partecipazione all’udienza del
Papa al mattino e consegna dell’appello ai parlamentari nel primo pomeriggio.
• Questo significa
arrivare a Roma il 28 pomeriggio per essere disponibili all’udienza papale del
29 mattina.
In questi giorni raccoglieremo tutte le informazioni necessarie per la fattibilità di questa iniziativa.
Per definire i dettagli abbiamo deciso di ritrovarci lunedì
20 maggio alle ore 21.
Bernardino Mason
Vi inoltro l'appello a suo tempo lanciato dal Gruppo Digiuno Padova, nel momento in cui si è costituito.
Se annusiamo l’aria potremmo sentire l’odore dei proiettili sparati sui fronti che abbiamo vicino ai luoghi in cui viviamo, vicino alle nostre case.
Se leggiamo i giornali o ascoltiamo le notizie alla TV potremmo cadere nel terrore di una nuova guerra mondiale.
Se scorriamo i social potremmo rimanere impressionati dai richiami continui alla guerra, alla sua ineluttabilità, addirittura alla sua necessità.
Ogni segnale che percepiamo ci conduce a non vedere alcuna luce nei tempi che viviamo, la speranza di uscire dal conto alla rovescia verso una nuova guerra si fa sempre più flebile.
Eppure, rimaniamo convinti che la sola possibilità che abbiamo sia quella di fermare i conflitti attraverso l’unica arma che è in nostro potere, quella del nostro impegno, dell’azione politica che parte dal basso, dal nostro agire quotidiano, anche dai nostri corpi, per dimostrare che le vie d’uscita politiche e diplomatiche non solo sono possibili ma sono anche inderogabili.
Può sembrare un’azione fuori scala, fuori misura, fuori logica quella che proviamo a mettere in atto, un’azione di donne e uomini che nel loro piccolo provano a bloccare un meccanismo troppo più grande di loro.
Ma è anche l’unica azione che ci è concessa, l’azione politica di provare a segnalare che c’è una maggioranza di cittadine e cittadini che si oppongono all’ineluttabilità di un percorso che sembra già segnato mettendo in pratica uno degli esercizi non violenti più simbolici, quello del digiuno.
Un digiuno a staffetta contro le guerre che vuole mandare un segnale forte alle forze politiche che ci rappresentano, del nostro territorio ma più in generale del nostro paese, per chiedere che si mettano in atto tutte le azioni diplomatiche e politiche nei vari teatri di conflitto per uscire dalla spirale di violenza che rischia di portarci a conseguenze inimmaginabili.
Siamo convinti che per creare le condizioni della pace non sia doveroso preparare la guerra ma al contrario preparare la pace, che, citando uno dei più amati Presidenti della Repubblica del nostro paese, Sandro Pertini, sia necessario svuotare gli arsenali e riempire i granai.
La nostra Costituzione, figlia straordinaria della lotta di liberazione dal nazifascismo, venuta alla luce grazie al contributo di tutte le forze democratiche che con una Resistenza di popolo hanno ridonata la democrazia al nostro paese, proprio in virtù della sua origine, scrive tra i principi fondamentali il ripudio della guerra della nostra Repubblica.
Con la nostra azione vogliamo mandare un segnale proprio con questo obiettivo: dobbiamo ripudiare la guerra, abbiamo una possibilità altra, facciamo in modo che chi ci rappresenta ne sia consapevole e sia aiutato anche dal nostro agire e dal nostro sforzo a fare le scelte conseguenti
Il Centro territoriale di Brescia del Movimento Nonviolento aderisce all'iniziativa di digiuno a staffetta con un primo giorno di digiuno. Al momento questi i nominativi delle persone che digiuneranno venerdì 3 maggio, se avremo ulteriori adesioni le comunicheremo qui.
DIGIUNO 3 MAGGIO
ADESIONI
Massimo Bracchi
Claudia Capra
Adriano Moratto
Matilde Capra
Alfredo Mori
Alberto Lorica
Maurizio Taborelli
Elisabetta Prati
Federica Martina
Federica Capra
Lorenzo Martello
Marco Maffeis
DIGIUNO PER LA PACE
Il digiuno è un’azione nonviolenta.
Il Movimento Nonviolento aderisce, propone e rilancia il Digiuno per la pace, “Fermate la strage!
Cessate ogni fuoco!” che singole persone e gruppi locali stanno già attuando a staffetta dal 14 febbraio.
Il digiuno (noi suggeriamo a sola acqua, per uno o più giorni, secondo le possibilità di ciascuno) funge da
formazione alla nonviolenza attiva, da preparazione ad una sofferenza maggiore che si potrebbe dover
esperire nella lotta nonviolenta. Un addestramento che non punta alla forza fisica, come per i soldati
armati, ma alla forza interiore.
Provare nel proprio corpo il digiuno, costruisce un ponte invisibile, ma concreto, con i patimenti degli
altri, e aiuta a vivere in prima persona la solidarietà con chi è vittima della guerra.
Fu Gandhi, per la prima volta nella storia, che utilizzò la pratica religiosa e tradizionale del digiuno come
strumento di lotta politica. Oggi il digiuno riprende la sua dimensione di mobilitazione spirituale contro la
guerra: un atto personale che muove una forza politica.
Le motivazioni che ci muovono per questo Digiuno per la pace sono:
- Perché cessi il fuoco, ogni fuoco di guerra a Gaza, in Cisgiordania, in Israele, in Ucraina e in Russia, e in
tutte le guerre in corso, spesso dimenticate, in Africa, in Oriente, nel Sud del mondo, per fermare la
carneficina in corso.
- Per l'immediato soccorso alla popolazione palestinese con forniture straordinarie di ciò che è necessario
per la sopravvivenza (acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari) con l'attivazione di una protezione
internazionale.
Chiediamo al governo italiano che si attivi:
1. per arginare l’escalation di stragi in atto dal 7 ottobre, per il “cessate il fuoco”, di ogni fuoco di guerra
in Gaza, Cisgiordania, Libano e Israele e, prima di tutto e con urgenza, per fermare la carneficina nella
Striscia di Gaza;
2. per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e di tutti i prigionieri palestinesi civili detenuti senza
processo;
3. per la tutela e il supporto degli operatori di pace e degli obiettori alla guerra, sia israeliani che
palestinesi, e per il riconoscimento dello status di rifugiati politici a tutti gli obiettori e disertori russi,
bielorussi e ucraini;
4. per la costituzione e la preparazione dei Corpi civili di pace, forze non armate e nonviolente, in grado di
intervenire nei luoghi di conflitto;
5. per promuovere iniziative di contatto, tavoli di dialogo e di confronto con e tra le popolazioni e
organizzazioni civili delle parti in causa;
6. per l’adesione dell’Italia al Trattato per la messa al bando della armi nucleari, già ratificato
dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Abbiamo scelto di digiunare per non sentirci impotenti, perché di fronte a questa condizione drammatica,
vogliamo farci domande, cercare la verità, controbilanciare la disinformazione che ci vuole preparare alla
guerra come unica soluzione possibile.
Il digiuno è destinato ad agire sull’anima degli altri, e per questo il suo effetto è duraturo.
(M. K. Gandhi)
In vista della mobilitazione del 26 ottobre riportiamo il link di un articolo su E'nordest.it di Nicoletta Benatelli. Articolo su èno...