Il Centro territoriale di Brescia del Movimento Nonviolento aderisce all'iniziativa di digiuno a staffetta con un primo giorno di digiuno. Al momento questi i nominativi delle persone che digiuneranno venerdì 3 maggio, se avremo ulteriori adesioni le comunicheremo qui.
DIGIUNO 3 MAGGIO
ADESIONI
Massimo Bracchi
Claudia Capra
Adriano Moratto
Matilde Capra
Alfredo Mori
Alberto Lorica
Maurizio Taborelli
Elisabetta Prati
Federica Martina
Federica Capra
Lorenzo Martello
Marco Maffeis
DIGIUNO PER LA PACE
Il digiuno è un’azione nonviolenta.
Il Movimento Nonviolento aderisce, propone e rilancia il Digiuno per la pace, “Fermate la strage!
Cessate ogni fuoco!” che singole persone e gruppi locali stanno già attuando a staffetta dal 14 febbraio.
Il digiuno (noi suggeriamo a sola acqua, per uno o più giorni, secondo le possibilità di ciascuno) funge da
formazione alla nonviolenza attiva, da preparazione ad una sofferenza maggiore che si potrebbe dover
esperire nella lotta nonviolenta. Un addestramento che non punta alla forza fisica, come per i soldati
armati, ma alla forza interiore.
Provare nel proprio corpo il digiuno, costruisce un ponte invisibile, ma concreto, con i patimenti degli
altri, e aiuta a vivere in prima persona la solidarietà con chi è vittima della guerra.
Fu Gandhi, per la prima volta nella storia, che utilizzò la pratica religiosa e tradizionale del digiuno come
strumento di lotta politica. Oggi il digiuno riprende la sua dimensione di mobilitazione spirituale contro la
guerra: un atto personale che muove una forza politica.
Le motivazioni che ci muovono per questo Digiuno per la pace sono:
- Perché cessi il fuoco, ogni fuoco di guerra a Gaza, in Cisgiordania, in Israele, in Ucraina e in Russia, e in
tutte le guerre in corso, spesso dimenticate, in Africa, in Oriente, nel Sud del mondo, per fermare la
carneficina in corso.
- Per l'immediato soccorso alla popolazione palestinese con forniture straordinarie di ciò che è necessario
per la sopravvivenza (acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari) con l'attivazione di una protezione
internazionale.
Chiediamo al governo italiano che si attivi:
1. per arginare l’escalation di stragi in atto dal 7 ottobre, per il “cessate il fuoco”, di ogni fuoco di guerra
in Gaza, Cisgiordania, Libano e Israele e, prima di tutto e con urgenza, per fermare la carneficina nella
Striscia di Gaza;
2. per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e di tutti i prigionieri palestinesi civili detenuti senza
processo;
3. per la tutela e il supporto degli operatori di pace e degli obiettori alla guerra, sia israeliani che
palestinesi, e per il riconoscimento dello status di rifugiati politici a tutti gli obiettori e disertori russi,
bielorussi e ucraini;
4. per la costituzione e la preparazione dei Corpi civili di pace, forze non armate e nonviolente, in grado di
intervenire nei luoghi di conflitto;
5. per promuovere iniziative di contatto, tavoli di dialogo e di confronto con e tra le popolazioni e
organizzazioni civili delle parti in causa;
6. per l’adesione dell’Italia al Trattato per la messa al bando della armi nucleari, già ratificato
dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Abbiamo scelto di digiunare per non sentirci impotenti, perché di fronte a questa condizione drammatica,
vogliamo farci domande, cercare la verità, controbilanciare la disinformazione che ci vuole preparare alla
guerra come unica soluzione possibile.
Il digiuno è destinato ad agire sull’anima degli altri, e per questo il suo effetto è duraturo.
(M. K. Gandhi)
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