- Perché cessi il fuoco, ogni fuoco di guerra a Gaza e in Cisgiordania, in Libano e in Israele, perché si fermi la carneficina tutt'oggi in corso;
- Per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e di tutti i prigionieri palestinesi civili detenuti senza processo;
- Per l'immediato soccorso alle popolazioni palestinesi con forniture straordinarie di ciò che è necessario (acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari e strumenti di comunicazione), con il ripristino dei finanziamenti all'UNRWA;
Il Consiglio Comunale/....Provinciale/.....Regionale:
Premesso che
- molte zone del pianeta sono pervase da gravi tensioni tra stati e popolazioni che si traducono in nuovi e terribili conflitti armati,
- che tali situazioni producono drammatiche crisi umanitarie caratterizzate da violenze alimentate da una accelerata e inaccettabile corsa al riarmo
- che tali conflitti continuano quotidianamente a determinare migliaia di vittime che si aggiungono ad un lungo e tragico elenco di morte e dolore
- che, in particolare, dal 7 ottobre, ad opera di milizie terroristiche di Hamas e altre fazioni, si è innescata una catena di stragi che ormai da cinque mesi prosegue a Gaza ad opera dell’esercito israeliano e che ha portato alla morte di più di 30 mila persone, in gran parte civili, donne e bambini, ad oltre 60 mila feriti e a milioni di sfollati, schiacciati da una situazione di isolamento e oppressione, che li costringe ormai alla fame e situazione sanitaria catastrofica.
Considerato che
- a fronte di questa situazione ogni essere umano si sente interpellato a solidarizzare con le vittime e a riconoscere la necessità che venga posta fine a queste violenze intollerabili
- che la sempre più diffusa mobilitazione di cittadini e della società civile evidenzia una forte spinta a muoversi in questa direzione
- è precisa responsabilità delle diverse istituzioni pubbliche
– a partire dai livelli locali per arrivare sino a chi a livello mondiale cura le sorti dell’intera umanità
– promuovere pronunciamenti e iniziative determinate a garantire la pace e il dialogo
Richiamando
- l’appello reiterato da gran parte della comunità internazionale per l’immediato “cessate il fuoco umanitario” e per una non più procrastinabile azione diplomatica in grado di far tacere le armi e creare le condizioni per un immediato soccorso delle popolazioni
- le diverse azioni di sensibilizzazione e pressione politica, a partire da pronunciamenti autorevoli di personalità pubbliche e religiose, dalle silenziose ma preziose azioni singole come i digiuni individuali, per arrivare alle mobilitazioni che hanno portato milioni di cittadini nelle piazze italiane a manifestare con grande forza il proprio desiderio di Pace
visto che
- il governo italiano può esercitare una propria azione politica e diplomatica e contribuire a più ampie azioni dello stesso tipo da parte dell’Unione Europea, dando applicazione all’art. 11 della Costituzione, secondo cui “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”;
si chiede al Parlamento e al governo italiano di:
- dare corpo attivo e immediato ai già importanti e positivi propri pronunciamenti per il cessate il fuoco; ribadire la necessità e promuovere tutte le azioni utili per ottenere subito il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri detenuti senza processo;
promuovere e partecipare a una massiccia ripresa dei soccorsi alimentari e sanitari innanzitutto per il tramite delle organizzazioni internazionali deputate;
promuovere e proporsi per la protezione delle popolazioni con la presenza di una forza internazionale. Condizioni tutte preliminari e fondamentali per consentire l’avvio di un successivo processo di pacificazione di tutta l’area, coordinato dalle Nazioni Unite.
pubblichiamo un filmato girato da Paolo Lugnan che ringraziamo
RAI NEWS TGR VENETO 19/03/2024
Il gazzettino 20/3 |
Il Corriere del veneto 20/03/2024 |
La Nuova di Venezia M. 20/03/2024 |
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