MOZIONI PER LA PACE

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18 aprile 2024

DICHIARAZIONE DI DIGIUNO

 Pubblichiamo l'appello al digiuno di Maurizio Taborelli da Brescia

DIGIUNO PER LA PACE

Il digiuno è un’azione nonviolenta. Il Movimento Nonviolento aderisce, propone e rilancia il Digiuno per la pace, “Fermate la strage! Cessate ogni fuoco!” che singole persone e gruppi locali stanno già attuando a staffetta dal 14 febbraio.

Il digiuno (noi suggeriamo a sola acqua, per uno o più giorni, secondo le possibilità di ciascuno) funge da formazione alla nonviolenza attiva, da preparazione ad una sofferenza maggiore che si potrebbe dover esperire nella lotta nonviolenta. Un addestramento che non punta alla forza fisica, come
per i soldati armati, ma alla forza interiore.
Provare nel proprio corpo il digiuno, costruisce un ponte invisibile, ma concreto, con i patimenti degli altri, e aiuta a vivere in prima persona la solidarietà con chi è vittima della guerra.
Fu Gandhi, per la prima volta nella storia, che utilizzò la pratica religiosa e tradizionale del digiuno come strumento di lotta politica. Oggi il digiuno riprende la sua dimensione di mobilitazione spirituale contro la guerra: un atto personale che muove una forza politica.

Le motivazioni che ci muovono per questo Digiuno per la pace sono: - Perché cessi il fuoco, ogni fuoco di guerra a Gaza, in Cisgiordania, in Israele, in Ucraina e in Russia, e in tutte le guerre in corso, spesso
dimenticate, in Africa, in Oriente, nel Sud del mondo, per fermare la carneficina in corso.
- Per l'immediato soccorso alla popolazione palestinese con forniture straordinarie di ciò che è necessario per la sopravvivenza (acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari) con l'attivazione di una protezione internazionale.

Chiediamo al governo italiano che si attivi:

1. per arginare l’escalation di stragi in atto dal 7 ottobre, per il “cessate il fuoco”, di ogni fuoco di guerra in Gaza, Cisgiordania, Libano e Israele e, prima di tutto e con urgenza, per fermare la carneficina nella Striscia di Gaza; 
2. per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e di tutti i prigionieri palestinesi civili detenuti senza processo;
3. per la tutela e il supporto degli operatori di pace e degli obiettori alla guerra, sia israeliani che palestinesi, e per il riconoscimento dello status di rifugiati politici a tutti gli obiettori e disertori russi,
bielorussi e ucraini;
4. per la costituzione e la preparazione dei Corpi civili di pace, forze non armate e nonviolente, in grado di intervenire nei luoghi di conflitto;
5. per promuovere iniziative di contatto, tavoli di dialogo e di confronto con e tra le popolazioni e organizzazioni civili delle parti in causa;
6. per l’adesione dell’Italia al Trattato per la messa al bando della armi nucleari, già ratificato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Abbiamo scelto di digiunare per non sentirci impotenti, perché di fronte a questa condizione drammatica, vogliamo farci domande, cercare la verità, controbilanciare la disinformazione che ci vuole preparare alla guerra come unica soluzione possibile.

Il digiuno è destinato ad agire sull’anima degli altri, e per questo il suo effetto è duraturo.
(M. K. Gandhi)

Per tutto questo, e per altri miei motivi personali, aderisco e comunico che digiunerò martedì16 aprile 2024.


Maurizio Taborelli - Brescia

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