MOZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTORSO PER LA PACE A GAZA 15/04/2024
Il Consiglio Comunale, premesso che:
- molte zone del pianeta sono pervase da gravi tensioni tra
stati e popolazioni che si
traducono in nuovi e terribili conflitti armati;
- che tali situazioni producono drammatiche crisi umanitarie
caratterizzate da violenze
alimentate da una accelerata e inaccettabile corsa al riarmo;
- che tali conflitti continuano quotidianamente a
determinare migliaia di vittime che si
aggiungono ad un lungo e tragico elenco di morte e dolore;
- che, in particolare, dal 7 ottobre, ad opera di milizie
terroristiche di Hamas e altre fazioni, si
è innescata una catena di stragi che ormai da cinque mesi
prosegue a Gaza ad opera
dell’esercito israeliano e che ha portato alla morte di più
di 30 mila persone, in gran parte
civili, donne e bambini, ad oltre 60 mila feriti e a milioni
di sfollati, schiacciati da una
situazione di isolamento e oppressione, che li costringe
ormai alla fame e situazione
sanitaria catastrofica.
Considerato che:
- a fronte di questa situazione ogni essere umano si sente
interpellato a solidarizzare con le
vittime e a riconoscere la necessità che venga posta fine a
queste violenze intollerabili
- la sempre più diffusa mobilitazione di cittadini e della
società civile evidenzia una forte
spinta a muoversi in questa direzione;
- è precisa responsabilità delle diverse istituzioni
pubbliche – a partire dai livelli locali per
arrivare sino a chi a livello mondiale cura le sorti
dell’intera umanità – promuovere
pronunciamenti e iniziative determinate a garantire la pace
e il dialogo.
Richiamando:
- l’appello reiterato da gran parte della comunità
internazionale per l’immediato “cessate il
fuoco umanitario” e per una non più procrastinabile azione
diplomatica in grado di far
tacere le armi e creare le condizioni per un immediato
soccorso delle popolazioni;
- le diverse azioni di sensibilizzazione e pressione
politica, a partire da pronunciamenti
autorevoli di personalità pubbliche e religiose, dalle
silenziose ma preziose azioni singole
come i digiuni individuali, per arrivare alle mobilitazioni
che hanno portato milioni di cittadini
nelle piazze italiane a manifestare con grande forza il
proprio desiderio di Pace.
- il governo italiano può esercitare una propria azione
politica e diplomatica e contribuire a
più ampie azioni dello stesso tipo da parte dell’Unione
Europea, dando applicazione all’art.
11 della Costituzione, secondo cui “L'Italia ripudia la
guerra come strumento di offesa alla
libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali”;
si chiede al Parlamento e al governo italiano di:
- dare corpo attivo e immediato ai già importanti e positivi
propri pronunciamenti per il
cessate il fuoco;
- ribadire la necessità e promuovere tutte le azioni utili
per ottenere subito il rilascio dei
prigionieri detenuti senza processo;
- promuovere e partecipare a una massiccia ripresa dei
soccorsi alimentari e sanitari
innanzitutto, per il tramite delle organizzazioni
internazionali deputate;
- promuovere e proporsi per la protezione delle popolazioni
con la presenza di una forza
internazionale.
Condizioni tutte preliminari e fondamentali per consentire
l’avvio di un successivo processo di
pacificazione di tutta l’area, coordinato dalle Nazioni
Unite.
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